Memoria e pregiudizio

Pregiudizio-e1368458631751Due ragazzini diventano amici per la pelle, dividendosi merendine, giochi, compiti e lo stesso banco a scuola. James è bianco, Tom è nero. Una sera James ascolta di nascosto i genitori che parlando con amici mostrano disprezzo per i “negri”. Il giorno dopo, a scuola, James cambia banco; all’intervallo si unisce ad altri gruppi, fino a quando viene affrontato da Tom che gli chiede una spiegazione del nuovo comportamento. “Non mi avevi mai detto di essere un negro” è la risposta. Che cos’è la verità per James? Domanda cruciale.
 
La suggestione portata dall’autorità o da una persona amata è in grado di influire in modo radicale su un io sento immaturo. L’io sento è ovviamente passibile di modifiche. Modifiche che possono venire dall’interno come dall’esterno.
 Quando ancora è molle creta pronta a soddisfare ogni desiderio dell’adulto, il bambino risponde non secondo verità, ma secondo richiesta. Non solo adegua le sue scelte, ma conforma e quindi forma la sua personalità.

Rimane quindi chiaro che l’ “odore della vita” che assumi nell’infanzia rimarrà il sentimento di fondo che colora tutta l’esistenza. L’infanzia è per questo il fondamento e la matrice del gusto. L’accettazione dell’adulto come figura di riferimento è in questo periodo il legame stesso che permette l’esserci nel suo ci: l’entratura nel mondo. La verità si lega dunque in questo periodo a quei sentimenti attraverso i quali si ottiene l’approvazione delle persone amate o delle persone temute. I sentimenti si strutturano passivamente adeguandosi all’ambiente nella passività del sentito. L’atmosfera familiare si consolida in un lessico emotivo che si manifesta e fissa nella memoria come un “odore” che è sapore dell’esistenza. E questo “odore” si protrarrà per tutta la vita, se non diversamente educato.

Un successivo importante passo è costituito dall’adolescenza. Periodo in cui l’io trova la coscienza dell’esserci e cerca nell’autonomia la propria indipendenza. La coscienza critica si manifesterà in modo indeterminato in quanto ancora privo di strumenti critici attraverso la negazione, e in particolare attraverso la negazione dell’autorità, soprattutto in famiglia, cercando fuori dalla stessa un nuovo ambiente in cui affermarsi: gli amici. Periodo in cui l’esplorazione cerca valori diversi da quelli famigliari volgendo l’interesse verso un nuovo tipo di accettazione, quella del gruppo, gruppo in cui riversa i suoi maggiori interessi per un confronto alla pari. Il benessere in famiglia contrasta l’esplorazione, mentre il malessere la facilita. Per figli di genitori separati l’allontanamento è inevitabile.

Quello che ritengo opportuno rilevare è che per i più la cosidetta “maturità”, l’odore della vita non subisce ulteriore evoluzione oltre quella raggiunta nell’adolescenza e tutti legati al periodo aureo dell’esistenza, l’infanzia e l’adolescenza, tendono a giudicare la realtà a proprio uso e gusto, qualsiasi posizione sociale abbiano raggiunto.

In definitiva, la maturità dello spirito  giudica e determina il presente e spiriti immaturi possono gravemente danneggiare il sociale in ogni sua manifestazione, tanto più quanto più importante il ruolo rivestito. Solo la cultura ci salverà.

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