Senza memoria né pudore

UnknownQuando in televisione si parla degli attentati terroristici  compiuti dall’Is in Europa, nel tentativo di comprenderli per poterli debellare, incredibilmente sento citare le Brigate Rosse come termine di paragone. Al di là della sua condanna politica, così come di ogni tipologia di terrorismo, tuttavia bisogna ricordare che il fenomeno terrorista delle brigate rosse avendo come obbiettivo quello di “colpire il cuore dello Stato”  si manifestava attraverso l’uccisione o gambizzazione di personaggi dello Stato o delle Istituzioni ritenuti simbolo del potere da abbattere. Quel terrorismo non ha mai avuto come obiettivo le stragi indiscriminate tra la popolazione, diversamente da quanto invece ha sempre fatto il terrorismo nero, così come fa quello dell’Is. Rinfreschiamo la memoria.

Bombe alla fiera il 25aprile1969, Il 25 aprile del 1969 esplose una bomba nello stand della Fiat alla fiera campionaria di Milano provocando sei feriti. Le indagini vengono affidate al commissario Luigi Calabresi il quale puntò sulla pista anarchica. Verrà per questo accusato di pregiudizi per aver indirizzato su un’unica via le indagini pur senza avere alcuna prova in merito; soltanto anni dopo per i fatti in questione verranno condannati in via definitiva due neofascisti veneti appartenenti a Ordine Nuovo, Franco Freda e Giovanni Ventura.

Strage di piazza Fontana, Le indagini si susseguiranno nel corso degli anni, con imputazioni a carico di vari esponenti anarchici e neo-fascisti; tuttavia alla fine tutti gli accusati sono stati sempre assolti in sede giudiziaria (peraltro alcuni sono stati condannati per altre stragi, e altri usufruiranno della prescrizione, evitando la pena). In contemporanea in Italia scoppiarono altre bombe, provocando 16 feriti, a Roma: una alla Banca Nazionale del Lavoro in via San Basilio, due all’Altare della Patria. Indro Montanelli così si espresse dei dubbi sul coinvolgimento degli anarchici, e vent’anni dopo ribadì quella tesi affermando: «Io ho escluso immediatamente la responsabilità degli anarchici per varie ragioni: prima di tutto, forse, per una specie di istinto, di intuizione, ma poi perché conosco gli anarchici. Gli anarchici non sono alieni dalla violenza, ma la usano in un altro modo: non sparano mai nel mucchio, non sparano mai nascondendo la mano. Quando fu imboccata la pista dell’attentato neo-fascista – abbandonata quella anarchica – si volle avallare la teoria della «strategia della tensione», ossia un disegno razionale, perseguito dall’estrema destra per creare instabilità e paura nelle istituzioni e nei cittadini. Andarono tutti assolti.

La strage di piazza della Loggia è stato un attentato terroristico compiuto il 28 maggio 1974 a Brescia, nella centrale piazza della Loggia. Una bomba nascosta in un cestino portarifiuti fu fatta esplodere mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista indetta dai sindacati e dal Comitato Antifascista con la presenza del sindacalista della CISL Franco Castrezzati, dell’on. del PCI Adelio Terraroli e del segretario della camera del lavoro di Brescia Gianni Panella. Dopo molti anni di indagini e processi, vennero condannati o riconosciuti colpevoli alcuni membri del gruppo neofascista Ordine Nuovo

La strage dell’Italicus fu un attentato terroristico di tipo dinamitardo compiuto nella notte tra il 3 e il 4 agosto 1974 sul treno Italicus, mentre questo transitava presso San Benedetto Val di Sambro, in provincia di Bologna. Per la strage dell’Italicus, come per le altre stragi, furono a più riprese incriminati come esecutori diversi esponenti del neofascismo italiano.

La strage di Bologna, compiuta la mattina di sabato 2 agosto 1980 alla stazione ferroviaria di Bologna,ritenuto più grave atto terroristico avvenuto in Italia nel secondo dopoguerra, da molti indicato come uno degli ultimi atti della strategia della tensione, xhe ha visto come esecutori materiali individuati dalla magistratura alcuni militanti di estrema destra, appartenenti ai Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR), tra cui Giuseppe Valerio Fioravanti.

Notevole, ma sconfortante, constatare che quando molte indagini si sono dirette a destra si siano perse le tracce e che i neofascisti siano andati in molti casi assolti. Il terrorismo nero colpiva indiscriminatamente la gente comune indifesa e inconsapevole, di conseguenza a questa fattispecie di terrorismo dovrebbe essere evocato il terrorismo dell’Isis e, invece,  in modo più che colpevole i media quando parlano di terrorismo preferiscono riferirsi  solo delle Brigate Rosse. Questa smemoratezza non aiuta a combattere le varie forme di terrorismo perché non ne comprende le differenze. Questi “opinionisti”  ci sono e ci fanno. Solo la cultura ci salverà.